Proprio l'altra sera stavo facendo guardare questo mio blog ad una persona che non lo aveva mai visto e mi sono reso conto che sono fermo da più di un anno.
Questo vuol dire che forse è il momento di togliere un po' di polvere da questa pagina, sperando con tutto il cuore di ritrovare quell'entusiasmo che mi ha portato, ormai 13 anni fa, ad aprire questo spazio tutto mio.
Ne è passata di acqua sotto i ponti dal mio ultimo post, tanti cambiamenti, in bene ed in male, mi hanno allontanato da questo posto, nato per condividere la mia vita e poi la mia passione che è quella della fotografia.
Oggi parto dalla fine, cioè da oggi: la mia trasferta a Torino.
Torino è sinonimo di Salone del Libro ed è proprio là che sarò da oggi fino a domenica, per la seconda volta. Questa volta sarò quasi spettatore di una esperienza meravigliosa che ho avuto modo di iniziare proprio a giugno dello scorso anno.
La casa editrice Bertoni Editore, nella figura carismatica di Jean Luc Bertoni suo fondatore, mi ha proposto di collaborare con loro per la realizzazione di immagini delle copertine dei romanzi in uscita della collana Schegge, di cui il mio carissimo amico Anthony Caruana ne è il curatore. Con loro ebbi l'emozione di pubblicare "IMPERFEZIONI", Anthony scrisse i racconti, io ci misi le foto.
Sono qua al Salone del Libro di Torino in veste di fotografo delle copertine, chi lo avrebbe mai immaginato. Dalla prima pubblicazione è passato un anno, con la copertina de "CONTORNI OPACHI" di Anthony Caruana (proposto e segnalato all'edizione di questo 2021 del Premio Strega), poi è stata la volta de "LE CATENE INVISIBILI" di Marco Patruno, "JOANNIN" di Antonietta Toso, "L'ECO DEI RICORDI" di Erica Morello, "HOMO HOMINI LUPUS" di Roberto Meda e prossima pubblicazione de "LA PORTA DI ESCULAPIO" di Antonio Fiore.
Vi lascio alle copertine con le aggiunte delle varie introduzioni ai romanzi.
Buona visione.
Augusto: un’esistenza al limite
della follia, sul ciglio di una solitudine che si fa prigione.
Mafalda ed
Elide: due modi di amare e di essere madri.
Cosa
accomuna il giovane alle due donne? Forse il semplice desiderio di sentirsi
uniti, almeno per un momento, o forse l’urgenza di scoprire la verità.
L'AUTORE: Anthony Caruana è nato a
Derby, nel Connecticut (U.S.A.), nel 1978. All’età di quattro anni, si è
trasferito con tutta la famiglia a Civitavecchia (RM), dove attualmente vive. È
chitarrista, arrangiatore, compositore e insegnante di musica. Ha frequentato
la scuola di scrittura creativa Omero con Enrico Valenzi e Paolo Restuccia
(Narrativa 1-2-3/Editing) e attualmente prosegue la sua formazione presso la
scuola di scrittura Genius, con Paolo Restuccia. Nel 2017 vince la Gara dei
Racconti, il concorso del programma radiofonico Radio1 Plot Machine indetto da
RaiRadio1, con il racconto Notizie Oltreoceano, pubblicato nell’edizione 2017
nell’ebook di Rai Eri, da cui è stato realizzato un cortometraggio. Nel
settembre 2018 ha partecipato come ospite al programma Radio1 Plot Machine con
il racconto inedito L’amore supremo. È autore dell’opera letteraria-musicale
Donna d’Ebano. Ha pubblicato: Venerazione (2017), Bertoni Editore; il racconto
Mare Nostrum nella raccolta Il buio fuori e dentro di noi (2018), Marzia
Carrocci Edizioni; Imperfezioni (2018), con le foto di Davide Marrollo, Bertoni
Editore; Stai zitta! nell’antologia Il sole nero di Auschwitz (Poeti per la
memoria) (2019), Bertoni Editore; Va’ dove ti pare nell’antologia Poesia luce
del mondo (2019), Bertoni Editore; Vedo (2020) per la raccolta I giorni alla
finestra, Il Saggiatore; Ancora una volta, racconto selezionato per il Concorso
Artistico Nazionale “Ponte Vecchio” (Firenze); Il cappello di paglia, racconto
per cui riceve una menzione d’onore al Concorso Artistico Nazionale “Ponte
Vecchio” (Firenze). Ha partecipato come giurato al Premio Letterario
Internazionale “Napoli Cultural Classic”. Nel 2018 ha partecipato al Premio
Bancarella sezione “opera prima” con Venerazione. Collabora, inoltre, come
editor ed è curatore della collana Schegge per Bertoni Editore.
Nel 2021
Contorni Opachi è stato segnalato da Vito Bruschini al Premio Strega.
A diciannove anni Johnny trova il
coraggio di confrontarsi con l’uomo che tormenta i suoi pensieri, un detenuto
del carcere di Torino al termine di una lunga pena per omicidio. Attraverso una
serie di colloqui immersi nella realtà grigia e surreale del penitenziario, il
ragazzo abbandonerà una volta per tutte il mondo confortevole della propria
infanzia per fare luce sul passato dello sconosciuto, attraverso un viaggio
doloroso di confessioni e sorprese che cambierà per sempre le vite di entrambi.
L'AUTORE:
Marco Patruno nasce a Torino nel 1984. Informatico di professione, da sempre è
appassionato di letteratura e musica. Nel tempo libero si interessa di
biologia, neuroscienza, psicologia e filosofia, dando sfogo alla sua innata
curiosità scientifica. Per non trascurare la forma fisica e stare a contatto
con la natura, pratica il jogging e l'orticoltura. Nel 2019 ha pubblicato
“Notte in fiamme”, racconto presente nella raccolta “Antologia Elogio alla
follia”, Edizioni Divina Follia.
Joannin si è da poco trasferito con i genitori dal paese natio a San Donà di Piave quando, durante l'orario di scuola, piomba in classe il padre per richiamarlo con urgenza a casa perché la mamma sta male. Il bambino, nell'incredulità del momento, si rivolge mentalmente ad Athos, il personaggio de I tre moschettieri, divenuto per lui una sorta di amico immaginario e un rifugio, per domandargli se ciò che sta accadendo sia proprio vero. Prende il via da qui un romanzo esistenziale che segue le vicende, i dubbi e le incertezze del piccolo Joannin che dovrà farsi uomo cercando da sé le risposte a tante domande. Crescerà accanto a Ernesto e alla figlia Catia, imparando a gestire da solo i propri sogni, le insicurezze e le prime turbolenze adolescenziali fino a desiderare di indossare la divisa militare nella Seconda guerra mondiale. C'è in lui una gran sete di conoscenza che gli permetterà di farsi una cultura a dispetto di tutto, attraverso la quale tenterà di evolvere. La disperata ricerca del proprio posto nel mondo lo renderà caro a ogni lettore che in lui potrà riconoscersi.
Anno 2240
Ellie è nata
e cresciuta nella Capitale e sta per concludere gli studi universitari. Soffre
la rigidità sociale che le viene imposta, eppure è pronta a cominciare la vita
da adulta pensata per lei dopo la laurea: un nuovo lavoro, qualunque esso sia,
e il matrimonio con Mitch, suo primo e unico amico.
Perché così
ha deciso il Sistema.
Ma proprio
quando sta per intraprendere il percorso di omologazione che le è stato
assegnato, le cose per Ellie si complicano. Riceve in regalo un antico diario,
che scopre essere stato scritto da una sua antenata del ventesimo secolo. Le
vicissitudini che vi sono narrate la trascineranno presto in un mondo di
insidie e orrori, ma anche di sentimenti autentici e di scelte coraggiose. Per
svelare l’ultimo tassello del proprio passato, Ellie troverà il coraggio di
lasciarsi alle spalle le regole intransigenti della Città e partire alla
ricerca degli echi perduti della sua antenata, verso un paese lontano dove
conoscerà il mare, la libertà e soprattutto il vero amore.
Cosa saremmo disposti a fare per ottenere il benessere e la felicità? Cosa muove le nostre azioni? Queste e altre le domande che vengono poste al lettore in questa distopia che travalica i confini del genere per indagare gli angoli più oscuri del nostro io e farsi pungolo e stimolo per chi legge. L'autore racconta una storia avvincente, tutta tesa a scandagliare la natura umana. Sebbene la narrazione sia ambientata in un possibile, e non augurabile, futuro, parla di noi e pone numerosi interrogativi etici che ci costringono a pensare, a schierarci, a domandarci come agiremmo al posto dei personaggi. Il mondo descritto fa da specchio al nostro, così da rimettere in discussione le certezze sul nostro vivere e sull'organizzazione della nostra civiltà. Leggendo la storia di Adam, il protagonista del libro, umano in un mondo di superuomini, saremo inevitabilmente portati a ragionare anche sui nostri rapporti con le altre specie con cui condividiamo la terra e a ripensarne le relazioni. Il romanzo è una riflessione, non solo sulla scienza che, rinunciando all'etica, finisce per divenire dogmatica, ma soprattutto sull'egoismo fortemente insito nella nostra natura e che colora di sé ogni nostra scelta. Persino l'amore si rivela, pur nella sua forza, incapace di sfuggirvi perché anche le azioni più pure compiute in suo nome sono in realtà solo una risposta ai nostri bisogni.
In una sera primaverile, nel vasto parco della clinica romana Esculapio, costruita agli inizi degli anni Trenta del secolo scorso, viene trovato, seduto su una panchina, un vecchio all’apparenza dimesso e disorientato di nome Leo.
Non avendo alcuna informazione su di lui e ritenendo che sia bisognoso di cure, la responsabile della clinica decide di ricoverarlo per una notte.
In realtà il vecchio non è ciò che appare e presto manifesta qualità fisiche e mentali stupefacenti.
Leo ha uno scopo ben preciso: consegnare una chiave al direttore della clinica, il professor Edoardo Castelli, medico molto noto per i suoi studi nel campo dell’endocrinologia e della genetica.
La chiave apre una delle due serrature di una misteriosa porta metallica inutilizzata e ormai quasi dimenticata, nascosta da un pannello di legno.
Il professor Castelli rimane molto sorpreso quando Leo lo informa che quel passaggio blindato dà accesso a una struttura sotterranea, in buona parte fatta costruire dal Duce negli ultimi anni del regime fascista.
Il vecchio e il professore si renderanno ben presto conto del pericolo che corrono a causa di una potente organizzazione segreta che è pronta a tutto affinché il sotterraneo non venga scoperto.
Ma cosa c’è esattamente oltre quella porta metallica? E come fa Leo a possedere quelle straordinarie capacità psicofisiche? In una serie continua di colpi di scena, conditi da riferimenti storici che rendono la trama più avvincente e verosimile, queste domande troveranno una risposta quando finalmente il vecchio riuscirà a coinvolgere Castelli nell’impresa molto rischiosa di attraversare quel passaggio chiuso da decenni, e di condurlo nel posto in cui forse è celato il segreto dell’eterna gioventù.
L'AUTORE: ANTONIO FIORE è nato a Roma il 31 maggio del 1956.
Si è laureato in Medicina, per poi specializzarsi in Medicina dello Sport e in Ortopedia.
Si occupa professionalmente di innumerevoli discipline sportive, tra le quali il Parkour e, dalla seconda metà degli anni Ottanta, ha iniziato a collaborare in modo stabile con la Federazione Italiana Scherma, partecipando alle ultime sette edizioni dei Giochi Olimpici e a una moltitudine di gare internazionali: lavoro che gli ha peraltro consentito di viaggiare per il mondo.
Da circa dieci anni, è anche il Presidente della Commissione Medica della Federazione Internazionale di Scherma.
Appassionato da sempre di arti figurative, di scrittura e di fotografia ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e da circa vent’anni si dedica alla scrittura creativa, dopo aver iniziato un percorso formativo prima con la Scuola Omero e successivamente con la Scuola Genius.
Ha frequentato la Scuola di Giornalismo e di Comunicazioni di Massa della LUISS di Roma e in svariate occasioni si è dedicato anche all’attività giornalistica, scrivendo come corrispondente per i quotidiani Tuttosport e Il Messaggero. Ha pubblicato vari racconti su riviste letterarie online.
Bellissima questa ripartenza! Che tu possa continuare a condividere con noi tutta la bellezza e la vita che c'è nei tuoi segni fotografici! Complimenti, le tue immagini di copertina catturano! Buona trasferta torinese e buon Salone del Libro
RispondiEliminaGrazie di cuore per questo tuo messaggio.
EliminaOrmai il Salone è solo un ricordo, ma è stato strepitoso.
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